Review: Interview with the Vampire

Interview with the Vampire – titolo originale di Intervista col vampiro – è il primo libro di una lunga saga chiamata Cronache dei vampiri (pubblicata dalla TEA). L’autrice, Anne Rice, scrisse il libro tempo fa nel 1973 e quindi, contrariamente a come pensano in molti, il romanzo è assolutamente originale in tutto e per tutto. A partire dal successone della Twilight saga si è diffusa la moda del vampirismo nella letteratura contemporanea; sebbene io non disprezzi Twilight&Co, bisogna riconoscere che nè questo nè altri libri di questo genere siano all’altezza della Rice. Io penso che lei sia stata l’unica dopo Polidori, Rymer e Stoker a rappresentare perfettamente il vampiro delle leggende… brutale, affascinante e demoniaco. L’ambientazione è prettamente gotica e oscura. Lo stile è erudito; i periodi sono abbastanza lunghi e a volte di non facile comprensione. Le parti descrittive ci sono e come, in alcuni punti direi addirittura che siano noiose ma poi si ripassa subito all’azione.

Questo romanzo è davvero molto bello però mi rendo conto che anche agli amanti dei vampiri può non piacere per via dello stile. Perfino io gli do un voto di 4 stelline anzichè 5, per via dell’impostazione però. Il romanzo è impostato proprio come se fosse un’intervista, vi è Louis – il vampiro protagonista – e un giornalista spaventato – a differenza del film – e sprovveduto direi (per la fine che fa!). Il vampiro racconterà la sua vita mortale e successivamente quella da non morto. E’ fantastico leggere “il libro originale”. Io lo chiamo così perchè sono sicurissima che tutti gli autori che scrivono oggi di vampiri, hanno preso spunto da questa saga.

Louis è stato trasformato in vampiro da Lestat, ovviamente anch’egli un non morto. Da qui in poi vengono narrate le loro avventure, se così si possono chiamare, perchè alla fine non c’è granchè di eroico. La loro vita è scandita da preoccupazioni economiche – benchè non ne abbiano poi molte -, dal bisogno del sangue ecc molto normale in apparenza. Con l’evolversi delle scene però la trama prenderà una piega inaspettata!

Louis è un personaggio bellissimo ed affascinante, sin dalla sua trasformazione apprende con gioia le bellezze della natura e rimane incantato dal mondo. La cosa più bella è che in lui rimangono intatti i sentimenti umani; inizialmente non riesce a nutrirsi dalla gente ma lo fa solo dagli animali. Possiede anche la curiosità, la voglia di leggere tutti i libri esistenti e di viaggiare. Lestat però deprime queste sue voglie perchè in effetti questi due personaggi sono uno l’opposto dell’altro. Louis è un vampiro riflessivo, che si pone domande circa l’esistenza, dimostra il suo interesse per la religione e la filosofia mentre Lestat è un vampiro istintivo, che non si fa problemi ad uccidere e che non si pone nessuna domanda. Diciamo che Lestat si limita ad esistere e non a vivere. Mentre Louis coglie nelle proprie capacità ciò che entrambi potrebbero fare e conoscere. Il fare è inteso non in senso negativo, perchè Louis non ha proprio nessuna voglia di conquistare il mondo, ma in senso positivo. In Louis vi è gioia per la vita umana e per la vita in generale, perchè in fondo anche lui vive.

La loro convivenza equilibrata pian piano inizia ad incrinarsi quando Louis comprende che Lestat non è il maestro che si aspettava. Il suo creatore non è in grado di insegnargli nulla sulle capacità dei non morti e non sa spiegargli (o non vuole o non sa, dipende dai punti di vista) quale sia la loro origine. Ma Louis non riesce a lasciarlo e ad andare per la sua strada. E’ proprio qui che avviene una delle svolte decisive nella trama. Louis si nutre di una bambina.

Si, nemmeno io me lo sarei mai aspettata però Louis non è umano. Da qui nascono rimorsi, sensi di colpa e chi più ne ha più ne metta. Se pensate che Louis abbia un’anima, pensereste che sia molto problematica e psicologicamente parlando, disturbata. Lestat intanto ne approfitta trasformando la bimba di 5 anni, Claudia, in vampiro per tenere Louis legato a sè. Lestat sa benissimo che Louis si affezionerà a Claudia e non la lascerà mai sola con lui.

Pian piano vengono a crearsi nuove dinamiche. Claudia effettivamente risulta col tempo un problema perchè rimane piccola esteriormente ma dentro cresce, diventa una donna matura, intelligente ma anche furba e spietata. E’ questo il vero dramma del romanzo, secondo me. Perchè se inizialmente Claudia veniva trattata come una bambina – con Lestat che con la sua voglia smaniosa di spendere soldi la vestiva come una bambola e con Louis che, come si può ben comprendere, le faceva da maestro – poi doveva essere trattata come un’adulta. E uso il verbo dovere perchè in realtà questo non avviene. Claudia non sarà mai trattata come una donna ambiziosa. Infatti i rapporti che si vengono a creare in seguito sono alquanto ambigui. Con Lestat c’è un rapporto da vampiro-creatore; i due vanno insieme a nutrirsi di umani e ne godono, qui Claudia ha una cosa in comune con Lestat: il non sentirsi in colpa per essere quella che è. Con Louis c’è un rapporto da vampiro-padre vampiro, se così posso dire… e l’ambiguità è proprio in questo rapporto. Più volte nel romanzo Louis utilizza il verbo amare. Claudia parlando di Louis dice: la mia vita… Quindi questo rapporto cosa è realmente? Padre e figlia? O di due amanti? Più avanti quando Louis incontrerà un altro vampiro, Armand – che anch’esso segnerà delle svolte decisive – dirà espressamente che Claudia è figlia, compagna, amante. Quindi il rapporto già in sè è complesso. Poi i due, separatisi da Lestat – grazie all’ambizione di Claudia che riesce ad ucciderlo (forse) – iniziano a prendere scelte diverse, ad allontanarsi, a ragionare in maniera differente, a cambiare. Proprio come una storia d’amore tra mortali. Ed avviene così che anch’essi si separano.

Armand rimane comunque un personaggio importante poichè sarà per lui, per il suo carisma e magnetismo che Louis abbandonerà Claudia. Il loro incontro avviene nel Teatro dei Vampiri… ma non voglio svelarvi più nulla! Ci sono poi tanti altri retroscena ed in sostanza sono questi gli aspetti che più colpiscono in Intervista col vampiro. E’ proprio coinvolgente. Ed il finale è inaspettato. E’ stato girato anche un film da Neil Jordan con Tom Cruise (sono pazza di lui *__*) che interpreta Lestat e Brad Pitt che fa Louis. Poi c’è una giovanissima Kirsten Dunst (Claudia) ed è davvero brava e Banderas (Armand). Come volevo far notare prima vi sono delle differenze tra il film e il romanzo tuttavia una cosa che mi è piaciuta è il fatto che la trama non è stata cambiata di molto, i dialoghi sono pressochè simili. Mi è piaciuto tanto sisi ^_^ 

Infine ecco gli altri romanzi di Cronache dei vampiri:

The Vampire Lestat 1985

The Queen of the Damned 1988

The Tale of the Body Thief 1992

Memnoch The Devil 1995

The Vampire Armand 1998

Merrick 2000

Blood and Gold 2001

Blackwood Farm 2002

Blood Canticle 2003

Le nuove cronache:

Pandora 1998

Vittorio the Vampire 1999

 

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